Alberobello è un piccolo comune italiano in provincia di Bari famoso in tutto il mondo per i suoi trulli, le caratteristiche abitazioni in pietra a secco a forma piramidale della tradizione pugliese diventati patrimonio dell’umanità protetto dall’UNESCO nel 1996.
Il loro nome deriva dal greco τρούλος (“cupola”) e sono ancor oggi utilizzati come abitazioni. Il centro storico di Alberobello è completamente costituito da questi particolari edifici, unici al mondo, che rappresentano il più longevo esempio di architettura spontanea.
Il trullo nasce come tipica costruzione a uso dei contadini che lavoravano la terra per il padrone, in modo da poter avere un posto dove dormire e tenere gli attrezzi di lavoro. L’area boscosa su cui oggi sorge la cittadina passò nel XIV secolo in mano al Conte di Conversano per i suoi servigi resi durante le Crociate su ordine di Roberto d’Angiò, re di Napoli. Il Conte vi fece insediare numerosi contadini che potevano usufruire di diversi benefici, come la possibilità di costruirsi dei rifugi purché non venissero usati dei leganti idraulici come la malta: dovevano utilizzare solo murature a secco. Questa condizione venne imposta per evitare di pagare le tasse sui nuovi insediamenti del Regno di Napoli smontando rapidamente le strutture in caso di ispezioni.
Nonostante la loro apparenza precaria, i trulli sono in realtà strutture con una straordinaria capacità statica. La pianta è circolare e sulla base di roccia si innesta la pesante muratura in calce, materiale facilmente reperibile dal sottosuolo calcareo del territorio. Lo spessore delle mura e la loro particolare forma garantiscono, invece, un ottimale equilibrio termico: il calore viene conservato durante i lunghi mesi invernali mentre l’ambiente si mantiene fresco d’estate. Il tetto è composto da lastre calcaree in circoli sempre più piccoli. Infine, è usanza che la chiave di volta sia decorata con motivi di carattere spirituale o propiziatorio.
I trulli di Alberobello creano un’atmosfera fiabesca impossibile da ritrovare in qualsiasi altra parte del mondo. Uno spettacolo unico della cultura contadina pugliese tutto da ammirare che, anche da solo, vale indubbiamente una visita in Puglia.
In particolare nel Rione Monti – composto da 1030 trulli – meritano una visita le vie più antiche come Via Monte Nero, Via Monte San Michele e Via Monte Pasubio dove, in quest’ultima, si trovano i Trulli siamesi, due trulli comunicanti sulla sommità ma con ingressi su strade diverse. Magnifico è anche il complesso di Casa Pezzolla, composto da 15 trulli contigui. Il trullo più grande che si può trovare nella magica Alberobello è, poi, la Chiesa di Sant’Antonio, costruita nel 1927.
Il Rione Aja Piccola, invece, vi conquisterà con la rete dei suoi vicoli stretti e tortuosi e le sue spettacolari vedute panoramiche. Ad Aia Piccola – in piazza Sacramento – si trova anche il Trullo Sovrano, l’unico trullo di Alberobello edificato su due piani, che oggi ospita il Museo del territorio, dove sono ricostruiti gli arredamenti e le usanze della vita in un trullo.
Infine, prima di lasciare questa pittoresca cittadina, è caldamente raccomandata una sosta sul Belvedere di Alberobello, dove è possibile ammirare tutto il rione Monti dall’alto.
Scopri i traghetti per Bari e visita subito Alberobello!