Quest’anno ho deciso di trascorrere due settimane di ferie, all’insegna del mare e del divertimento, insieme a due amici di vecchia data. La nostra idea iniziale era quella di partire in macchina e fare un tour lungo la costa del Mediterraneo, da Lerici, la nostra città, fino a Barcellona, città che avevamo già visitato nel 2003 e ci era molto piaciuta. Grazie alla tratta Barcellona-Tangeri di Grandi Navi Veloci, però, abbiamo deciso di cambiare i nostri programmi e aggiungere un’ulteriore tappa: il Marocco!
Anziché dedicarci completamente al tour spagnolo abbiamo pensato di arrivare fino a Barcellona in macchina, restarci qualche giorno e poi, con la nave Majestic di GNV, arrivare a Tangeri e goderci la restante settimana in Marocco. E così abbiamo fatto!
La prima settimana di Luglio siamo partiti con la mia auto e, dopo quasi un’intera giornata passata alla guida – facendo a turno ovviamente – siamo arrivati a Barcellona. Questa bellissima città, che ci ha ospitato per 5 giorni, a distanza di anni non è cambiata affatto: la Sagrada Familia è sempre in fase di ristrutturazione, le Ramblas sono sempre affollatissime e la cerveza è sempre ottima!
Il mercoledì mattina alle ore 11 ci siamo imbarcati dal porto di Barcellona sulla nave Majestic diretta a Tangeri, in Marocco. Dopo un viaggio molto lungo, durante il quale ci siamo un po’ ripresi dopo i giorni vissuti all’insegna della movida barcellonese, finalmente abbiamo intravisto le alture dello stretto di Gibilterra e dopo poco siamo arrivati al porto marittimo di Tangeri.
L’hotel nel quale abbiamo alloggiato era in una zona centralissima di Tangeri e così, il primo giorno, abbiamo percorso il lungo viale di Tangeri moderna, ovvero Boulevard Pasteur, che parte da Place de France e arriva a Place al Ouman, costeggiando il mare. Su questo boulevard si trovano i palazzi più moderni, le maggiori banche e i negozi più eleganti della città.
Da lì ci siamo spostati sulla costa ovest, nella cosiddetta via delle Kasbah. Questa via comprende un elevato numero di kasbah, ovvero castelli e dimore dei re e dei principi locali. La prima che abbiamo incontrato durante il nostro tour è stata la kasbah di Ifri, nei pressi di Errachidia, in seguito quelle di Amerhidil, nell’oasi di Skoura, e di Taourirt a Ouarzazate. Durante la nostra escursione ci è apparso subito chiaro che il concetto di kasbah non si riferisce alle semplici costruzioni ma alla gente locale che le abita. Alcune kasbah infatti sembrano apparentemente vuote, ma in realtà sono abitate da chi si rifiuta di abbandonare l’ultima testimonianza di una vera e propria civiltà marocchina. Oltre a avere un valore storico e culturale, questo giro nella via delle kasbah apre gli occhi su qualcosa di ancora più significativo: il popolo del Marocco! Da questa zona, inoltre, si può godere di una meravigliosa vista panoramica della baia, dello Stretto di Gibilterra e delle coste spagnole.
Ci siamo poi addentrati nella medina di Tangeri e abbiamo visitato il Grande Socco, il luogo più frequentato della città poiché adibito a mercato. In questo luogo, dove un tempo si trovava la residenza del mendoub, il rappresentante del Sultano, oggi ha sede il tribunale, circondato da uno splendido giardino ricco di alberi centenari.
Ci siamo avventurati perfino nel Petit Socco, il nucleo della città, quello più malfamato e povero, circondato da piccoli caffè e vecchi alberghi. In questa zona si trova anche la Mosque Grande, costruita nel XVIII secolo sulle rovine di un’antica cattedrale portoghese.
Una intera giornata abbiamo deciso di dedicarla ai centri di interesse della città. A Tangeri, infatti, sono molti i musei e i luoghi che raccolgono testimonianze e frammenti di arte contemporanea. Io e i miei amici abbiamo preferito visitare il Museo de la Casbah, il Museo Etnografico e il Dar al Makhzen, il palazzo del sultano. Veramente molto belli!
Oltre ad essere ricca di cultura e di luoghi da scoprire, Tangeri offre anche un mare tutto da scoprire. Grazie ai tour operator disseminati sulla costa, abbiamo organizzato una emozionante escursione subacquea nella zona dell’oceano Atlantico, ricca di barriere coralline e pesci coloratissimi. Per me era la prima immersione: mi hanno fatto indossare la muta termica e le bombole e poi mi hanno fatto immergere. Un’esperienza indimenticabile!
Da ultimo, parlando di cibo, non posso che dare un giudizio molto positivo sulla cucina marocchina, davvero molto buona. Oltre al famoso cous-cous, a base di semola cotta al vapore accompagnata da carne, pesce o verdura, le pietanze tipiche marocchine sono soprattutto a base di pesce, in particolare crostacei, mitili e pesci di grossa taglia, cucinati e serviti con salse speziate e piccanti. Anche la carne però viene cucinata e, a mio dire, è squisita. Una sera abbiamo cenato a base di tajine, ovvero uno stufato di carne cotta con verdure e frutta, servito in un piatto di terracotta composto da due parti: una inferiore, piatta e circolare, usata per servire i tajine in tavola, ed una superiore che viene appoggiata sul piatto durante la cottura. Tra i vari tipi di tajine, noi abbiamo gustato il mqualli, a base di pollo con limone e olive e il mrouzia, agnello con prugne e mandorle.
Il Giovedì, nostro ultimo giorno in Marocco, alle ore 19 abbiamo imbarcato nuovamente la nostra macchina sul traghetto GNV che ci ha portato da Tangeri a Genova, e poi, di nuovo a casa e ferie finite!
Quella in Marocco è stata una vacanza bellissima in cui io, Emanuele e Giovanni ci siamo veramente divertiti. Luogo di arte, cultura e mare, Tangeri è una città affascinante nella quale spero di tornare a breve.
Leonardo da Lerici
Foto by :
roberto il pisano
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Marocco2009
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