Luogo ricco di suggestione, il borgo di Civita dista poco più di un’ora da Roma e da Civitavecchia: una posizione strategica che la rende una meta appetibile e accessibile sia per le crociere che attraccano nel porto sia per le escursioni dalla capitale.
Nella zona di confine fra le colline dolci della Toscana e quelle più aspre e irregolari dell’alto Lazio, sorge un piccolo comune dalla bellezza antica, considerato a ragione fra i paesi più spettacolari che l’Italia ha conservato. Parliamo di Civita di Bagnoregio, gioiello fragile della Tuscia viterbese, incluso di diritto nel club dei Borghi più belli d’Italia e diventato negli ultimi anni una destinazione molto ricercata sia dal turismo nazionale che internazionale.
Un’esplosione di notorietà che si deve anche al genio dell’animazione Hayao Miyazachi il quale, ammettendo di essersi ispirato proprio a Civita per il suo capolavoro cinematografico La città Incantata, ha fatto da viatico ai visitatori, soprattutto giapponesi, che ogni anno accorrono a visitarla numerosi ed entusiasti. Al resto ci ha pensato l’avveniristico progetto di Airbnb, che, allo scopo di finanziare il recupero del borgo secondo una logica di auto-sostenibilità, offre agli appassionati d’arte la possibilità di soggiornare a prezzi agevolati nell’edificio pubblico Casa d’Artista, mischiandosi ad artisti in residenza, i quali vengono ospitati gratuitamente in cambio di un’opera da lasciare al paese.
Come arrivare a Civita di Bagnoregio da Civitavecchia
Frazione del comune di Bagnoregio, Civita è raggiungibile attraversando il ponte pedonale lungo 300 metri che la collega a Bagnoregio, dal quale si apre un panorama sulla splendida Valle dei Calanchi in grado di lasciare senza fiato anche il viaggiatore più navigato. Per attraversare il ponte e raggiungere il borgo è richiesto il pagamento di un ticket d’ingresso di 5 euro, a titolo di contributo per i nuovi servizi sociali erogati dal Comune.
Il mezzo più agevole per arrivare a Civita di Bagnoregio da Civitavecchia è l’auto, che si dovrà lasciare rigorosamente all’area parcheggi del comune poco prima del ponte di Civita: la distanza stradale di 83 km potrà essere colmata in circa un’ora e 20 minuti. In alternativa, è possibile affidarsi ai servizi bus in partenza da Civitavecchia via Viterbo o prendere il treno fino alla stazione di Viterbo e proseguire con i bus delle linee COTRAL fino a destinazione.
Civita di Bagnoregio, Lazio, Italia
Civita: “La città che muore”
Fondata dagli etruschi oltre 2.500 anni fa e definita “la città che muore” dallo scrittore Bonaventura Tecchi a causa della costante erosione della base del colle di tufo che la sostiene, provocata sia dall’azione dei torrenti che da quella del vento e della pioggia, Civita sembra condannata a scomparire proprio a causa della sua posizione tanto privilegiata quanto precaria. Un rischio annunciato che, data la sua rilevanza storica e architettonica e la sua unicità naturalistica si cerca da più parti di scongiurare. Se, grazie all’opera di ristrutturazione di diverse abitazioni, il borgo ospita oggi un numero crescente di artisti e vacanzieri mostrando gli effetti di una salutare ripresa, dall’altra è oggetto di forme di accesso controllato volte a proteggerne la fragilità strutturale. Altro passo importante in direzione della sua tutela, la candidatura di Civita di Bagnoregio a Patrimonio dell’Umanità fortemente voluta dal governatore laziale Zingaretti e oggi al vaglio dell’UNESCO.
Civita di Bagnoregio, Lazio, Italia
Cosa vedere a Civita di Bagnoregio
Dall’attuale aspetto medievale e rinascimentale, il borgo di Civita si apprezza soprattutto esplorando il suo reticolo di stradine strette, con le piazzette, i giardini fioriti, i suoi angoli incantevoli e assaporando con lentezza e gratitudine la sua atmosfera fuori dal tempo. Attraversato il ponte, si accede al paese attraverso la Porta di Santa Maria, sormontata da una coppia di leoni che artigliano due teste umane, a ricordo della vittoria dei bagnoresi sui tiranni. Centro del Paese fin dai tempi degli Etruschi, la Piazza San Donato, dove spicca la facciata romanica dell’omonima chiesa, al cui interno è custodito un pregevole crocefisso ligneo quattrocentesco della scuola di Donatello. Poco lontano merita attenzione anche il Museo Geologico delle Frane, allestito all’interno di un palazzo rinascimentale, nel quale si spiegano l’evoluzione e la geologia del territorio di Bagnoregio e della Valle dei Calanchi. Ma non si può lasciare Civita di Bagnoregio senza una visita alla Grotta di San Bonaventura, un’antica tomba a camera scavata a strapiombo sul muro di tufo che prende il nome da Frate Bonaventura di Bagnoregio, biografo di San Francesco d’Assisi. Legata al culto di un’antica leggenda e da sempre il luogo simbolo del paese, resta ad oggi uno dei principali richiami turistici del “borgo sospeso fra le nuvole”.
Desiderosi di visitare Civita di Bagnoregio prima che sia troppo tardi? Per scoprire questo ed altri splendidi borghi laziali approfittate dell’ampia offerta di traghetti GNV per Civitavecchia!