“La festa di San Giuseppe, la festa di tutti i padri”, o più comunemente conosciuta come Festa del Papà, è una celebrazione nata all’inizio del XX secolo e complementare alla Festa della Mamma. In Italia, e in altri paesi a tradizione cattolica, la ricorrenza cade il 19 Marzo, data in cui nell’ormai lontano 1871 la Chiesa Cattolica proclamò San Giuseppe come protettore di tutti i padri. In altri paesi tale ricorrenza si colloca nella terza settimana di giugno.
Festeggiata in molte parti del mondo, la Festa del Papà per come la conosciamo oggi è una delle celebrazioni più amate da grandi e piccoli. Tradizione vuole infatti che, soprattutto nelle scuole, i bambini creino graziosi pensierini e imparino filastrocche a tema da “offrire in dono” al proprio genitore. Tornando al bel paese, tra i protagonisti indiscussi di questo speciale avvenimento vi sono senza ombra di dubbio le tradizioni culinarie ad esso legate: in tutte le zone d’Italia vi è infatti la nobile usanza di preparare ricette particolarmente gustose interamente dedicate alla figura del papà e a San Giuseppe, come ad esempio squisiti capolavori di pasticceria in grado di sedurre e conquistare anche i palati più fini ed esigenti.
Dove? Beh, giusto per darvi un paio di idee potremmo citare la Campania e la Sicilia, Napoli e Palermo, luoghi in cui le pasticcerie – durante questa giornata – “si sfidano” a colpi di dolci”.
Una dolce Festa del papà in Sicilia
Regina della pasticceria italiana, il 19 marzo in Sicilia si festeggia il santo più dolce dell’anno con la preparazione degli sfinci, morbide frittelle dalla forma irregolare ottenute dall’impasto di ingredienti semplici, quali grano e acqua, e rese uniche dalla farcitura di ricotta, granella di pistacchio, cioccolato e frutta candita. La ricetta di questo dolce per come la conosciamo oggi la si deve alle suore del monastero di Stimmate, a Palermo. Le sue origini sono tutta via antichissime.Si racconta infatti che la Sfincia di San Giuseppe sia un’evoluzione di antichi dolci arabi, fritti in oli o grassi. Anche l’origine di questo dolce dunque, insieme a quella della città di Palermo e della sua arte, sembra essere legata ad una cultura araba che per anni ha dominato questo meraviglioso territorio. La sfincia è molto più di un dolce poiché racchiude in se la storia e l’essenza della città di Palermo (già Capitale italiana della Cultura 2018).
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Napoli e le Zeppole di San Giuseppe
A Napoli, capitale italiana del buon cibo, la Festa del Papà viene onorata con la preparazione delle note zeppole: pasta choux guarnita con crema al limone e confettura di amarena. I riferimenti a San Giuseppe presenti in questo tipo di dolce sono molteplici. Prima fra tutti l’etimologia del termine “zeppola” che pare derivi da zeppa, strumento solitamente utilizzato dai falegnami (di cui San Giuseppe è protettore) per correggere i difetti dei mobili. Un altro riferimento lo si può trovare nella cottura del dolce, nel rigoroso passaggio in frittura fatto per ragioni quasi “bibliche”: nel Vangelo viene infatti scritto che San Giuseppe, per mettere in salvo la propria famiglia durante la Strage degli Innocenti di Erode, si spostò in Egitto, dove, senza possibilità di svolgere il proprio lavoro di falegname, dovette lavorare per una taverna locale occupandosi proprio della frittura delle pietanze. Si sa, Napoli è una realtà piena di significati profondi, di storie e di tradizioni che aspettano solo di essere scoperti.
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