Con l’estate alle porte, possiamo finalmente dare sfogo alla voglia di mare, sole e vacanze e sfruttare ogni occasione, anche un semplice week end, confidando sulla benevolenza di Giove Pluvio! Questa volta vogliamo parlarvi di Porto Torres e di alcuni luoghi da visitare nella zona, magari approfittando della nuova offerta GNV valida per i viaggi effettuati durante il week end del 2 giugno, quando sarà possibile imbarcarsi in coppia con auto al seguito e cabina interna a soli 150 euro! Cosa aspetti? Approfitta subito dell’offerta e goditi le bellezze della Sardegna! (Promo Genova/P.Torres valida per prenotazioni fino al 03/06 sui viaggi dal 31/05 al 03/06)
Porto Torres, città carica di storia!
L’ascesa della città comincia con la fondazione della Colonia Iulia Turris Libissonis nel 46 a.C. ed il successivo sviluppo dell’attività marinara e mercantile, favorita tanto dalla presenza di approdi quanto dalla possibilità di realizzare un porto fluviale sul Riu Mannu. Ciò che resta dell’antica colonia romana si trova oggi nel Parco Archeologico di Porto Torres, situato nell’area nord occidentale della città, dove possiamo ammirare varie strutture termali, la Domus dei Mosaici ed il ponte romano sul Riu Mannu, lungo ben 135 metri e rimasto aperto al traffico fino agli anni ottanta.
La principale struttura termale è il Palazzo di Re Barbaro, il cui nome sarebbe riconducibile al governatore che condannò a morte il martire Gavino, cui è dedicata l’omonima Basilica, la più grande e antica chiesa romanica della Sardegna.
I dintorni: le necropoli e i monumenti preistorici
L’area di Porto Torres è ricca di necropoli e tracce di insediamenti umani antichissimi, come ad esempio la necropoli di Su Crucifissu Mannu, scavata nella roccia calcarea tra il IV ed il III millennio a.C. e distante solo 5 chilometri dal centro abitato. A brevissima distanza c’è una delle ultime scoperte archeologiche di Porto Torres, la piccola necropoli di Li Lioni. Attorno ai resti del villaggio, numerose grotticelle funerarie scavate nella roccia e in parte comunicanti fra loro. Spostandosi un po’ più a sud troviamo il sito archeologico di Monte d’Accoddi, dove potremo visitare un monumento della civiltà prenuragica assolutamente unico nel suo genere. Questa struttura, sorta sulle vestigia del Tempio rosso intorno al 2800 a.C. presenta affinità con le ziqqurat mesopotamiche ed era un altare dedicato al culto di due divinità lunari, il dio Narma e la dea Ningal, sul quale con ogni probabilità venivano sacrificati bovini per guadagnare il loro favore.
Isola dell’Asinara: a piedi, a cavallo o in immersione
Chi ama il mare e la natura non può mancare di visitare l’Isola dell’Asinara con il suo Parco Nazionale e la sua Area Marina protetta. L’isola, rimasta incontaminata grazie alla presenza della colonia penale chiusa definitivamente solo nel 1998, è facilmente raggiungibile da Porto Torres e Stintino. Sull’isola sono presenti vari operatori autorizzati dall’ente parco che permettono di godere delle bellezze dell’isola a piedi, a cavallo o in bicicletta così come di immergersi – con le bombole o in apnea – nelle acque cristalline e ricche di fauna ittica.
Chi ama le passeggiate nella natura non ha che l’imbarazzo della scelta, visto che sono presenti sette sentieri tematici del parco con tempi di percorrenza da un’ora e mezzo ad oltre cinque ore. Tutti i sentieri incrociano la strada in cemento lunga circa 25Km che attraversa l’isola da Fornelli, a sud, passando da Tumbaruno e Cala Reale per giungere fino al paese abbandonato di Cala d’Oliva, più a nord.
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