Da Olbia a Luogosanto, un insolito itinerario fra torri e fortificazioni della Sardegna, alla scoperta di un territorio che ha ancora tanto da raccontare
Sarà la voglia di favola, sarà la fatale attrazione che le vecchie leggende esercitano sul nostro immaginario, ma i manieri d’Italia a guardia di borghi e città sono tornati prepotentemente alla ribalta, tanto che valorizzare e tutelare rocche, castelli, bastioni e torri antiche recentemente sembra una missione diffusa. Sulla scia di questo rinnovato interesse, partiamo per un viaggio nel medioevo fra i castelli della Sardegna per scoprire insieme come la Gallura non conservi solo ruderi e nuraghi ma un patrimonio di fortificazioni dal rilevante valore storico.
Aperti al pubblico e facilmente raggiungibili, ecco i tre castelli della Gallura più affascinanti e significativi, seppur ancora in parte sconosciuti e sottovalutati dai turisti come dalla popolazione locale: il castello di Balaiana, il castello di Sa Paulazza e il Castello di Pedres.
Castello di Balaiana
Raggiungibile percorrendo la statale 14 che collega Arzachena con Luogosanto e svoltando all’altezza dei vigneti Piero Mancini, il Castello di Balaiana si inserisce in un contesto turistico già molto attraente ed è visitabile a ingresso libero. Centro importante dal punto di vista religioso, Luogosanto è infatti un comune di 2mila abitanti a nord della Gallura che per le sue chiese, le feste tradizionali e i suoi eremi è meta di parecchi visitatori. Fra i suoi principali richiami, il castello di Balaiana (anche detto Balaiano o di Balajana) sorge nei pressi del Monte San Leonardo, su una collina rocciosa a 300 metri sul livello del mare ed è così chiamato in riferimento alla popolazione dei Balares, uno dei primi popoli colonizzatori della Gallura. Costruito ad opera di maestranze pisane intorno al 1050, fu voluto da Costantino I durante il giudicato di Gallura (l’antico stato che nel medioevo controllava le attuali Baronia e Gallura), probabilmente quale residenza estiva dei sovrani. In seguito a un recente e consistente lavoro di restauro, allo stato attuale il Castello di Balaiana ha cambiato completamente il suo aspetto originario, tanto da renderne impossibile lo studio della struttura antica. Fra le leggende più curiose che circolano su questo castello della Gallura, quella che vi abbia soggiornato Dante Alighieri, ospite di Ugolino Visconti.
Castello di Sa Paulazza
Non raggiungibile altrettanto facilmente, il Castello Sa Paulazza si trova nella periferia di Olbia, fra Pasana e Putzolu, ed al momento è accessibile soltanto attraverso un sentiero poco praticabile. Considerato l’ultimo baluardo dell’Olbia bizantina, sorge sulle rovine di un’altura di 234 metri con una vista che spazia dal Limbara a Tavolara e resiste fiero all’usura dei secoli, seppur pressoché inghiottito dalla vegetazione. Costruito poco meno di 1.500 anni fa, quando l’impero romano intendeva riconquistare i territori occidentali che, come la Sardegna, erano stati invasi dai barbari, aveva probabilmente il compito di difendere la piana e l’antica città dalle popolazioni del territorio interno, dediti a razzie di ogni tipo, ma fu poi abbandonato una volta esaurita la sua funzione. Si tratta di una fortificazione che occupa un’area di un ettaro e mezzo e si presenta con la forma di un quadrilatero, con grandi mura merlate e ben conservate che circondano l’estremità del colle e con alcune torri ancora unite da una lunga muraglia. Sa Paulazza è fra i castelli della Sardegna uno di quelli che ha conservato più intatto il fascino di un tempo, un pregio che si deve anche alla sua felice posizione dominante su porto, città e golfo del capoluogo sardo.
Castello di Pedres
In cima ad un’altra altura dalla quale si controllano agevolmente sia il golfo che la pianura olbiese, nell’agro della vecchia Civita un tempo capitale del Giudicato di Gallura, sorge un castello vecchio quasi mille anni e visitabile gratuitamente, utilizzato per finalità militari nel periodo giudicale e con funzione anti-aragonese durante la dominazione pisana. Facilmente raggiungibile attraverso la strada provinciale 24 che collega Olbia a Loiri, svoltando a destra dopo aver superato il fiume Padrongianus, deve il suo nome alla vicina presenza della Villa Petresa, o Petrosa, piccolo nucleo demico medievale estintosi nel XIV-XV secolo. Commissionato presumibilmente dai Visconti, potente famiglia pisana che resse il giudicato di Gallura nel XIII sec, il Castello di Pedres è attualmente orfano di tre delle quattro torri originarie. I visitatori possono accedervi dal versante settentrionale, diversamente da quello che era l’ingresso primitivo, che si apriva ad occidente verso la scomparsa Villa Petrosa, e al suo esterno ammirare ancora sia la presenza del mastio (torre principale dei castelli in epoca medievale) sia quella di una cisterna originale. Come per la maggior parte dei castelli in Sardegna, la visita al maniero di Pedres è gratuita.