Spesso ci dimentichiamo di quante bellezze, artistiche e non, è in grado di offrirci Napoli. Il suo patrimonio artistico e architettonico è tutelato dall’Unesco, e dal 1995 anche il suo centro storico, il più vasto d’Europa, è stato inserito tra i siti del patrimonio mondiale dell’umanità.
I monumenti, le Chiese, le piazze e le zone da vedere talmente tante che è difficile dedicare a tutte lo spazio che meriterebbero in un unico post, per questo ci soffermeremo a parlare “solo” di una delle piazze più importanti del centro storico partenopeo: Piazza San Domenico Maggiore.
Entrando in Piazza San Domenico Maggiore si nota subito l’insieme di elementi architettonici eterogenei appartenenti a periodi e scuole diverse, ma che riescono ad ammaliare il visitatore e a regalargli uno spettacolo visivo davvero mozzafiato.
Si ha come la sensazione di essere immersi in un’oasi di pace, lontani dall’atmosfera caotica che di solito contraddistingue le vie di Napoli, dove è l’arte che la fa da padrona.
La piazza prende il nome della Basilica di San Domenico Maggiore.
Costruita tra il 1283 e il 1324 in stile gotico, è stata poi nei secoli protagonista di numerose ristrutturazioni che ne hanno modificato l’aspetto originario.
La struttura è maestosa, costituita da tre navate ricche di affreschi come quelli di Tiziano, Pietro Cavallini, Francesco Solimena e Caravaggio.
Uno dei punti di più belli della Basilica è la Sala degli Arredi Sacri, meglio conosciuta come Sala del Tesoro, situata nella sagrestia, dove si trova una mostra permanente di oggetti regali, arredi sacri e preziosi abiti ritrovati nelle tombe dei sovrani e dei nobili napoletani, suddivisi in quattro sezioni.
Inoltre i chiostri della Basilica sono stati luogo di frequentazioni di molti personaggi storici illustri come San Tommaso d’Aquino, dove insegnava teologia e la cui cella è tutt’ora visitabile, e Giordano Bruno, suo allievo.
Al centro della piazza vi è l’obelisco di San Domenico Maggiore, un monumento eretto dai napoletani come ringraziamento per essere scampati a un’epidemia di peste. L’obelisco ha l’aspetto di una piramide molto slanciata, al cui apice si trova una preziosa statua di S. Domenico e sul cui basamento è riprodotta la sirena Partenope, simbolo di Napoli.
Nei pressi della piazza troviamo anche un altro tra i più importanti edifici di culto della città: la Cappella di Sansevero, dove sono raccolte alcune tra le sculture più famose di tutti i tempi, come il Cristo velato, capolavoro del Sanmartino. È stupefacente pensare che quel gioco di movimento e tessuto siano stati scolpiti su un unico grande blocco di marmo; la morbidezza e la consistenza del sudario reso da Sanmartino è tale che sembra di assistere a qualcosa di davvero reale. Il corpo che traspare sotto il sudario, così pieno di dettagli al limite della perfezione, rende l’effetto ancora più sbalorditivo.
Ma visitare Napoli significa anche cucina e prelibatezze gastronomiche, quindi per allietare non solo la vista, ma anche il palato, i turisti non possono che concludere la giornata un bel babà nella pasticceria più famosa e antica di tutta la Napoli: da Scaturchio in piazza San Domenico Maggiore.
Vi ricordiamo inoltre che per raggiungere Napoli potete usufruire dei traghetti Grandi Navi Veloci messi a vostra disposizione.