Un borgo d’altri tempi, ricco di monumenti storici di epoche diverse e una lunga tradizione come città di mare: questa è Cefalù; uno dei maggiori centri balneari siciliani, ma anche uno dei centri italiani più belli che si distingue per il suo grande interesse artistico, culturale e storico.
Visitare Cefalù significa entrare in contatto con un sito archeologico a cielo aperto, dove sono evidenti le influenze delle varie civiltà che l’hanno insediata: dalla civiltà greco-romana, a quella bizantina, a quella araba e a quella normanna.
Simbolo della città è la Rocca di Cefalù, che non solo fa da sfondo scenografico, ma è parte integrante stessa della città. La strada per arrivarci è un po’ tortuosa, ma una volta in cima, la fatica è assolutamente ripagata dalla splendida visuale panoramica sul borgo.
Intorno alla rocca, oltre ad ammirare i resti della cinta muraria che serviva a proteggere la città, sorge il Tempio di Diana, un santuario costruito in epoca preistorica, che venne successivamente trasformato in chiesa dai bizantini e usato anche con funzione di difesa, data la sua particolare posizione strategica.
Scendono a valle nel centro storico della città, molti sono i punti di interesse, come il Duomo di Cefalù, una struttura imponente, che con le sue due torri sembra dominare la città. La leggenda vuole che sia stato costruito su volere di un nobile normanno, Ruggero II, dopo essere scampato a una tempesta e approdando proprio a Cefalù, ma la vera ragione sembra essere piuttosto di natura politico-militare, dato il carattere di fortezza della cattedrale.
In giro per la città assolutamente da non perdere è il Museo Mandralisca, che sorge nell’omonima via e voluto dal mecenate collezionista Enrico Piraino, barone di Mandralisca. Il museo oltre a raccogliere una vasta collezione di monete antiche, dipinti quattrocenteschi e altri reperti archeologici, conserva l’opera che ha contribuito a rendere famosa la città: il dipinto di Antonello da Messina, “Ritratto d’ignoto marinaio”.
La zona intorno al museo è ricca di splendide chiese: dalla Chiesa settecentesca di Maria Santissima della Catena, nota anche come chiesa dell’Addoloratella, la seicentesca Chiesa dell’Itria, ricavata da due chiese cinquecentesce preesistenti; per poi arrivare su via Vittorio Emanuele dove si trova un bellissimo esempio di Lavatoio medievale, utilizzato sino ai tempi moderni.
Oltre a visitare i reperti storici, il centro è famoso per i suoi negozietti di artigianato e di piccolo antiquariato, e visto che ci siete, non potete esimervi dal fare un giro alla scoperta dei migliori vini siciliani lungo le enoteche di corso Re Ruggero.
Per raggiunge questa perla del Tirreno ricordiamo che i traghetti GNV arrivano al porto di Termini Imerese, poco distante da Cefalù, dal porto di Livorno.