Febbraio è tradizionalmente il mese dedicato a molteplici feste e manifestazioni popolari che animano l’Italia seguendo un calendario e regole ben precise, tramandate di padre in figlio da centinaia di anni. Se decidete di visitare la Sardegna proprio in questo periodo non potete perdervi la città che in questi giorni si trasforma nella capitale della regione e la festa carnascialesca più spettacolare e scenografica d’Italia: Oristano e la sua Sartiglia.
La Sartiglia, incredibile manifestazione equestre in costume che da 548 anni celebra la sacra simbiosi tra uomo e cavallo caratteristica della regione, è una corsa ad anello di origine medievale, che si svolge l’ultima domenica e il martedì di carnevale a Oristano. L’origine della giostra risale ai giochi militari utilizzati per l’addestramento delle milizie, introdotti in Europa dai Crociati e arrivati in Sardegna, con una caratterizzazione più orientale, grazie alla Spagna, dove venivano praticavano i Mori.
I protagonisti della manifestazione sono i Gremi, le antiche corporazioni degli arti e mestieri che anticamente erano sette (Muratori, Scarpari, Ferrari, Falegnami, Figoli, Sarti e Contadini) e Su Cumponidori, Signore della Festa che veste un costume androgino e che ha il compito di guidare il corteo. Sono i due Gremi sopravvissuti fino ad oggi, contadini e falegnami, a scegliere Su Cumponidori con un antico rito che raggiunge il suo culmine con la vestizione del Capo Rosa che avviene il giorno della gara: il cavaliere scelto deve essere forte, puro e coraggioso; deve diventare un sacerdote della fecondità, la cui purezza è legata alla confessione e alla comunione. Seguito da un drappello di tamburini e trombettieri si presenta vestito con una maglietta bianca, calzoni e stivali di pelle e sale su un tavolo, altare sul quale abbondano grano e fiori, che lo proteggerà dal contatto con la Grande Madre (il terreno) poiché egli conservi la purezza necessaria a gareggiare e vincere.
La gara vera e propria si articola in due corse, La Corsa alla Stella e Le Periglie. La prima, capitanata da Su Cumponidori, prevede un corteo di 117 cavalieri mascherati che si lanceranno al galoppo lungo la via Duomo nel tentativo di trafiggere la stella con la propria spada. Durante Le Pariglie tutti i cavalieri galoppano dal portico che si apre all’inizio di via Mazzinoìi e si esibiscono in spettacolari acrobazie in piedi sulla groppa dei propri destrieri, assumendo la tipica formazione che prevede 3 cavalli affiancati e i cavalieri impegnati in complesse coreografie combinate.
La festa termina con Su Cumponidori che galoppa completamente sdraiato sulla sella e poi si avvia verso il luogo dove avverrà la Svestizione, festeggiata dalla folla con fiaschi di vernaccia e zippole.
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Per maggiori informazioni sull’edizione 2015 della Sartiglia, vi rimandiamo al nostro articolo dedicato.